Servizi informazioni: scandali e quotidianità lontana dai riflettori

L'ambito dei servizi informazioni è avvolto dalla segretezza, eppure l'attività quotidiana è meno spettacolare e non ha nulla in comune con i film di James Bond: consiste principalmente nel procurarsi e analizzare tramite mezzi e metodi di intelligence informazioni non accessibili pubblicamente. Ad ogni modo, nel tempo si sono verificati anche casi eclatanti e scandali.

Servizio informazioni e controspionaggio fino alla seconda Guerra mondiale

L'attività dei servizi informazioni può perseguire scopi militari, politici o economici. Già durante la prima e la seconda Guerra mondiale due Dipartimenti si occuparono quindi di controspionaggio: il Dipartimento di giustizia e polizia e il Dipartimento militare.

Fino alla seconda Guerra mondiale il Servizio informazioni militare aveva una dotazione estremamente modesta. Soltanto con Roger Masson, chiamato nel 1936 ai vertici della Sezione informazioni, e poco più tardi con l'invio di attaché militari a Berlino, Roma e Parigi si iniziò a potenziare l'attività di intelligence di natura politico-militare.

Si possono reperire dati riguardanti il servizio informazioni e il controspionaggio durante la prima e seconda Guerra mondiale nel fondo Difesa nazionale (1600-1960): essi riguardano l'organizzazione della Sezione informazioni istituita nel 1891 all'interno della Divisione di stato maggiore generale e rispettivamente del Servizio informazioni dello stato maggiore dell'esercito. A ciò si aggiunge documentazione contenente rapporti e bollettini dei servizi informazioni, dossier personali di agenti, testi sugli attaché militari ed atti relativi al controspionaggio e controsabotaggio.

Ulteriori informazioni sulle attività di intelligence durante la seconda Guerra mondiale sono reperibili nei fondi Stato maggiore personale del generale Guisan (1916-1960) e Divisione di stato maggiore generale (1914-1968). L'Archivio federale svizzero è inoltre in possesso di una copia dell'archivio privato di Hans Hausamann (1915-1964), il quale durante la seconda Guerra mondiale gestì un proprio servizio informazioni con il suo «Büro Ha» privato e collaborò con l'esercito.

Alti traditori nella seconda Guerra mondiale

Durante la seconda Guerra mondiale oltre 900 svizzeri vennero condannati per spionaggio. Se si trattava di soldati e ufficiali, si applicò il Codice penale militare, il quale prevedeva la pena capitale per l'alto tradimento. Tra il 1942 e il 1945 vennero giustiziati 17 traditori. I dossier sui soldati e sugli ufficiali denunciati e condannati per alto tradimento sono conservati nel fondo Ufficio dell'uditore in capo: singoli casi (1969-1991), precisamente nei fascicoli dedicati ai singoli casi.

Servizi informazioni dopo la Seconda guerra mondiale

La Sezione informazioni venne sostituita nel 1969 dal Gruppo informazione e sicurezza (UNA), collocato presso lo Stato maggiore generale. La documentazione sulla Sezione informazioni dopo il 1945 e rispettivamente sull'UNA è conservata nel sub-fondo UNA (1969-1991) presso la Divisione di stato maggiore generale (1944-1966) oppure presso lo Stato maggiore dell'aggruppamento dello stato maggiore generale (1892-1999). I sub-fondi della Direzione dell'amministrazione militare federale tra il 1950 e 1958 e tra il 1959 e 1989 oltre che dello Stato maggiore dell'aggruppamento dello stato maggiore generale nel periodo 1961-1970 contengono rapporti sulla situazione politica. Nei sub-fondi del Dipartimento politico federale sono conservati i rapporti politici e militari delle rappresentanze all'estero per il periodo 1848 - 1965 e 1966 - 1978. Presso l'Archivio federale svizzero sono accessibili altresì l'archivio privato dell'ufficiale informatore Hermann Junker (1914-2001) e l'archivio dell'Associazione svizzera degli ufficiali informatori (1943-2000).

Nel 1976 il servizio di intelligence scoprì che l'ex brigadiere Jean-Louis Jeanmaire aveva funto da spia per l'Est. Documenti sul «caso Jeanmaire» sono reperibili ad esempio nei fondi del Ministero pubblico della Confederazione (1932-1997) oppure della Commissione della gestione (1923-1997).

Nel contesto del cosiddetto scandalo delle schedature, scoppiato alla fine degli anni '80, fu svelato il progetto di un servizio di intelligence segreto gestito con il nome di copertura «P-27». La Commissione parlamentare d'inchiesta del Dipartimento militare federale (1967-1991), istituita nel marzo 1970, lamentò in tale questione la mancanza di un fondamento giuridico e di un controllo politico della struttura «P-27», che venne quindi sciolta.

La riorganizzazione dei servizi informazioni dopo il 1990

Il servizio informazioni svizzero venne riorganizzato negli anni '90 e nel primo decennio di questo secolo e assoggettato a un maggiore controllo del Parlamento. Nel 2000 esso venne staccato dal Corpo di stato maggiore generale e trasformato, sotto la denominazione di Servizio di informazioni strategico (SIS), in un'unità organizzativa civile dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Questa nuova organizzazione venne sciolta, non da ultimo a causa degli scandali relativi a Dino Bellasi e al suo superiore, il capo del servizio di intelligence Peter Regli. La documentazione sullo scandalo riguardante Dino Bellasi è conservata nei fondi Corpo di stato maggiore generale: servizio giuridico (1962-2004) e Ministero pubblico della Confederazione: dossier delle attività e atti procedurali (1912-2008). La documentazione sullo scandalo attorno a Peter Regli è invece depositata nei fondi Gruppo informazione e sicurezza (1969-1991) ed Assemblea federale: Commissioni della gestione (1993-2005).

Al fianco del SIS opera attualmente il Servizio informazioni militare (SIM), che è collocato presso lo «Stato maggiore di condotta dell'esercito»: esso costituisce un ambito di attività e non una tipologia circoscritta di truppa. Il SIM è l'organizzazione istituita nel 2001 per succedere al Servizio informazioni dell'esercito (AND). Quest'ultimo succedette a sua volta al Servizio informazioni militare-tattico delle truppe (TND) (1961-1970) creato nel periodo tra le due Guerre mondiali. Il Servizio informazioni delle forze aeree (SIFA), subordinato allo Stato maggiore delle Forze aeree, venne integrato nel 2007 nel Servizio informazioni svizzero ed oggi non è più un servizio autonomo.

Dal 1° gennaio 2010 il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) riunisce l'ex Servizio di analisi e prevenzione (SAP) competente per il territorio nazionale e il SIS, che era responsabile per l'attività di intelligence all'estero. Il SIC opera in stretta collaborazione con varie autorità e vari servizi della Confederazione e dei cantoni, ad esempio con il SIM, l'Ufficio federale di polizia (fedpol), il Ministero pubblico della Confederazione oppure con numerosi servizi partner esteri ed anche con organi di polizia cantonali.

Temi affini

Ultima modifica 26.09.2023

Inizio pagina

Contatto

Archivio federale svizzero

Archivstrasse 24
3003 Berna

Tel.
+41 58 462 89 89

E-mail

Orari d'apertura sala di lettura

Ma-Gi, 9.00-19.00

Dettagli e giorni di chiusura

Stampare contatto

Mappa

Archivio federale svizzero

Archivstrasse 24
3003 Berna

Mostrare mappa

Stampare contatto

https://www.bar.admin.ch/content/bar/it/home/recherche/recherchetipps/themen-a-z/nachrichtendienste--spione--landesverraeter-und-staatsschutz-in-/nachrichtendienste--skandale-und-unspektakulaerer-alltag.html